22 October 2025

PPA in tempi di prezzi negativi: Lezioni dalla Spagna

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PPA in tempi di prezzi negativi: Lezioni dalla Spagna

​La Spagna è stata uno dei principali mercati europei dei PPA solari nel 2024, ma i contratti sono stati messi alla prova quando il mercato all'ingrosso ha registrato per la prima volta prezzi negativi. Nella primavera del 2025, si sono verificate 404 ore di prezzi negativi nel mercato all'ingrosso, il 72% in più rispetto alla Germania.

Dopo un iniziale blocco, il mercato dei PPA si è evoluto: gli accordi sono diventati più piccoli, i contratti più complessi e la co-locazione con sistemi di accumulo è diventata centrale.

Punti chiave

  • Il modello pay-as-produced domina ancora per il solare. Ma c'è una spinta evidente verso accordi baseload o a profilo fisso. Gli acquirenti pagano di più; i venditori si assumono il rischio di profilo.
  • I prezzi negativi sono ormai comuni. I nuovi contratti includono un floor di 0 €/MWh e spesso limiti al numero di ore di prezzo negativo che vengono conteggiate per la liquidazione.
  • I PPA solari spagnoli si attestavano intorno ai 30-35 €/MWh, ma le condizioni di mercato stanno spingendo le offerte al ribasso, anche sotto i 30 €/MWh.

Potremmo assistere a un cambiamento dal "pay-as-produced"?

In un contratto pay-as-produced, l'acquirente acquista l'energia elettrica generata dall'impianto per ogni ora. Questo è stato il metodo più comune per la liquidazione dell'energia prodotta.

Il rischio volume è l'incertezza che la produzione o il consumo effettivo di energia si discostino dal profilo previsto, richiedendo a qualcuno di acquistare o vendere l'eccedenza o la carenza sul mercato.

Se la produzione cala (a causa di nuvolosità o guasti), si ricevono meno MWh e bisogna compensare sul mercato; se la produzione supera le aspettative, si prende l'eccedenza dal mercato all'ingrosso. Il rischio volume ricade sull'acquirente, quindi il prezzo è solitamente più basso perché il venditore non si assume il rischio di consegna.

Con un profilo fisso, il venditore si impegna su un profilo orario predefinito per la liquidazione finanziaria. Ogni carenza o eccedenza viene regolata automaticamente; accumulo, copertura di portafoglio o trading sono strumenti per gestire questa esposizione, non requisiti per adempiere al contratto. L'acquirente paga un premio per la fermezza e la semplicità operativa.

Il pay-as-produced resta la forma più comune ancora oggi, e questa tendenza probabilmente continuerà. Sviluppatori e investitori vogliono ridurre il rischio dei propri investimenti il più possibile, consentendo agli acquirenti di gestire meglio il proprio rischio.

Vincoli locali limitano i ricavi

In un PPA standard pay-as-produced, l'acquirente paga solo per i MWh misurati e consegnati. A meno che il PPA non preveda una clausola di "energia presunta" o un esplicito compenso per la riduzione, se il TSO spagnolo (Red Eléctrica) limita la produzione di un impianto, non c'è remunerazione per l'energia persa. In assenza di queste clausole, il rischio di curtailment ricade sul produttore, riducendo e destabilizzando i ricavi.

Prezzi negativi: nuove regole contrattuali

Per i contratti legacy, se i prezzi all'ingrosso diventano negativi, la liquidazione viene sospesa e i ricavi dell'impianto scendono a zero per quelle ore. L'acquirente smette di pagare durante i periodi negativi, quindi il venditore si assume il rischio tramite ricavi persi e flussi di cassa volatili; in cambio, i prezzi strike di questi PPA legacy erano spesso più alti.

Nei contratti più recenti, la liquidazione continua anche nelle ore negative, ma il prezzo ha un floor a 0 €/MWh, quindi i ricavi non crollano. L'impatto economico di queste ore negative viene mitigato includendole in un prezzo strike (tipicamente più basso), che rende i ricavi del venditore più stabili e offre all'acquirente una certa esposizione rispetto alla mancata liquidazione, con una ripartizione del rischio più equilibrata.

Nella pratica, vediamo l'introduzione di floor a zero, limiti alle ore di prezzo negativo per mese/trimestre e una maggiore chiarezza contrattuale sulle riduzioni. Il tema centrale è la stabilità dei flussi di cassa piuttosto che il calo dei ricavi.

Backtest per 2024 e 2025

I PPA solari spagnoli si attestavano intorno ai 30-35 €/MWh, ma le condizioni di mercato stanno spingendo le offerte al ribasso, anche sotto i 30 €/MWh.

La mancata liquidazione a 0 €/MWh nelle ore di prezzo negativo porta a cali visibili in primavera e a una maggiore volatilità dei flussi di cassa. Con un floor a zero, lo strike varia di poco, quindi i ricavi restano stabili durante l'anno.

Possiamo aspettarci una differenza minima di prezzo di 3 €/MWh tra i due tipi di contratto, considerando il rischio di prezzi negativi.

Lo storage potrebbe cambiare il panorama dei PPA?

Anche con condizioni contrattuali più intelligenti, resta un mercato favorevole agli acquirenti. C'è molta produzione solare concentrata nelle stesse ore diurne. L'aggiunta di sistemi di accumulo o generazione ibrida aiuta ad aumentare i prezzi ottenibili e migliora la bancabilità:

  • Lo storage aggiunge profilo e valore. Le batterie permettono ai venditori di rendere più costanti i profili di consegna, limitare l'esposizione ai prezzi negativi e catturare i picchi serali. Questo favorisce i PPA a profilo fisso e prezzi strike più alti.
  • La diversificazione conta. La possibilità di integrare i ricavi dei PPA con l'ottimizzazione sul mercato all'ingrosso, servizi ancillari o meccanismi di capacità riduce l'esposizione a cali dei ricavi wholesale.

Conclusioni

Il mercato dei PPA in Spagna è passato dal "solare a basso costo" a contratti più intelligenti e bilanciati nel rischio. I prezzi sono più bassi, ma le strutture più adeguate: floor a zero invece di clausole di mancata liquidazione, termini di curtailment più precisi e maggiore modellazione dei profili da parte dei venditori tramite storage e portafogli.

La prossima fase riguarda il finanziamento. I progetti in grado di modellare la produzione (tramite batterie, ibridi o portafogli diversificati) continueranno ad avere accesso al debito e a ottenere controparti migliori. Gli acquirenti, invece, ottengono una fornitura più semplice e affidabile. In sintesi: più resilienza, meno volatilità e un mercato pensato per un'epoca in cui i prezzi negativi sono la norma, non una notizia.