Corsia preferenziale per la co-locazione in Spagna
Il 28 aprile 2025 la rete elettrica spagnola è collassata. Oltre 50 milioni di persone sono rimaste senza elettricità fino a 16 ore. Per migliorare la stabilità del sistema, la Spagna ha cercato di potenziare le tecnologie rilevanti e creare nuovi mercati.
Sette mesi dopo il blackout, il Real Decreto 997/2025 ha dimezzato i tempi di autorizzazione per i sistemi di accumulo batterie co-locati.
Per i siti già autorizzati, la valutazione d’impatto ambientale per le batterie non è più richiesta. Il percorso dalla progettazione al mercato si è ridotto da quattro anni a meno di due.
In questa analisi, approfondiamo:
- Come la normativa esenta alcuni sistemi ibridi di accumulo dalla valutazione ambientale e dimezza i tempi amministrativi.
- Cosa significa il nuovo quadro autorizzativo per i progetti BESS co-locati in Spagna.
Portare un asset sul mercato in Spagna richiede quattro fasi sequenziali: permessi di accesso e connessione, valutazione d’impatto ambientale, autorizzazione amministrativa e di costruzione, e permessi operativi. La sola fase ambientale può richiedere 18 mesi. Tempistiche totali: fino a quattro anni.
Ora, i moduli batteria aggiunti all’interno di un perimetro già valutato sono esenti dalla valutazione ambientale. Le fasi amministrative procedono in parallelo, con scadenze dimezzate.
Ma come siamo arrivati fin qui? Il fallito RDL 7/2025
Il governo si è mosso rapidamente dopo il blackout. Il 24 giugno 2025, meno di due mesi dopo il collasso della rete, il Consiglio dei Ministri ha approvato il Real Decreto-ley 7/2025.
Il decreto d’emergenza prevedeva:
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