Introduzione
Mentre l’Inflation Reduction Act (IRA) ha utilizzato la politica federale per sostenere lo sviluppo di impianti eolici, solari e di sistemi di accumulo a batteria (BESS) negli Stati Uniti, il One Big Beautiful Bill Act (OBBBA) ne riduce l’efficacia: accelera la scadenza dei crediti d’imposta e inasprisce le regole di costruzione e della catena di approvvigionamento.
Nel breve termine, gli sviluppatori di successo dovranno affrontare queste nuove sfide: definizioni più rigide dell’inizio dei lavori e regole di approvvigionamento più severe. Tuttavia, nel medio e lungo periodo, dimostrare che queste tecnologie possono avere successo senza il supporto statale rafforzerà la solidità degli investimenti. Inoltre, i costi di spesa in conto capitale continuano a diminuire, soprattutto per il solare e l’accumulo. Di conseguenza, è sempre più probabile che i progetti che utilizzano queste tecnologie possano essere considerati fattibili anche senza i crediti d’imposta federali.
Questo articolo esamina le implicazioni dei cambiamenti introdotti dall’OBBBA. Si analizzano rischi e opportunità, evidenziando dove i tempi sono più stretti per ottenere i crediti d’imposta, come le scelte di approvvigionamento influenzano l’economia dei progetti e cosa stanno già facendo i player più performanti.
Sintesi Esecutiva
- Solare ed eolico perdono fino a 8 anni di validità dei crediti d’imposta. I crediti scadranno completamente dopo il 2027, rispetto al 2035 previsto dall’IRA.
- I tempi per i BESS restano invariati. I progetti di accumulo possono ancora accedere all’ITC completo fino al 2033, con riduzione al 75% nel 2034 e al 50% nel 2035.
- Le nuove regole di costruzione eliminano il “Safe Harbor” del 5% di spesa in conto capitale. In precedenza, era sufficiente spendere almeno il 5% del CapEx totale per ottenere i crediti. Ora gli sviluppatori devono dimostrare progressi reali e fisici (come scavi in loco o installazione di strutture) per qualificarsi.
- Le restrizioni FEOC (Foreign Entity of Concern) rendono più rigido l’approvvigionamento. Per ottenere i crediti d’imposta, gli sviluppatori devono garantire che una quota minima dei costi di progetto provenga da fornitori non PFEs (entità vietate), legate a Cina, Russia, Iran o Corea del Nord. I progetti BESS dovranno avere almeno il 55% di contenuto non-PFE dal 2026, fino al 75% entro il 2030. Solare ed eolico hanno soglie leggermente inferiori ma perdono l’ammissibilità completamente dopo il 2027.
- Gli sviluppatori di successo agiranno rapidamente per ottenere i crediti prima della scadenza o dell’entrata in vigore delle regole FEOC. Chi non può accelerare i tempi dovrà valutare se il valore dei crediti giustifica il costo aggiuntivo dell’approvvigionamento estero prima di scegliere il fornitore.
- Passare a fornitori non-PFE conviene quando i costi aggiuntivi sono gestibili. Con ITC al 30%, il premio massimo sul CapEx per usare fornitori non-PFE può arrivare fino al 42,9% prima che il valore del credito venga superato dal costo extra. Con ITC al 50%, la soglia sale al 100%. In altre parole, il passaggio a fornitori non-PFE è economicamente vantaggioso se l’impatto sul CapEx resta sotto queste soglie.
Tempi: i crediti d’imposta per le batterie restano invariati, mentre eolico e solare anticipano al 2027
L’impatto più immediato dell’OBBBA riguarda il calendario per la graduale eliminazione dei crediti d’imposta federali per progetti eolici e solari.
I progetti eolici e solari non potranno più accedere ai crediti d’imposta federali dopo dicembre 2027. Questo riduce la finestra temporale per i nuovi progetti di 6–8 anni rispetto all’IRA. Gli sviluppatori con pipeline oltre questo orizzonte dovranno rivedere la fattibilità dei progetti o trovare fonti di ricavo alternative.
I progetti BESS, invece, mantengono la tempistica originale dell’IRA. Potranno continuare a beneficiare dell’ITC completo fino al 2033, con valore del credito che scenderà al 75% nel 2034 e al 50% nel 2035.
Inizio lavori: le nuove linee guida del Tesoro aggiungono requisiti per eolico e solare
Oltre ai tempi ridotti, i progetti solari ed eolici devono rispettare nuovi requisiti per l’Inizio dei Lavori (BOC).
Per essere idoneo ai crediti federali, lo sviluppatore deve dimostrare di aver completato la fase iniziale di costruzione oltre una soglia definita dal governo federale.
Le ultime linee guida del Tesoro, a seguito dell’OBBBA, restringono la definizione di BOC.
Cosa significa per gli sviluppatori? Ora per solare ed eolico parte una corsa contro il tempo. Pipeline che prima si basavano su spese in fase iniziale per bloccare i crediti ora devono puntare su progressi visibili in cantiere.
- Prima del 2 settembre 2025, valgono ancora i requisiti IRA. Gli sviluppatori possono dimostrare il BOC tramite il Safe Harbor del 5% di spesa o tramite i requisiti di Physical Work Test previsti dall’IRA. In sostanza, bisogna aver speso il 5% del capitale previsto o completato almeno il 5% dei lavori fisici in sito. Si può anche beneficiare del Safe Harbor di 4 anni che consente la messa in servizio entro 4 anni dall’inizio lavori. Ad esempio, se i lavori partono a maggio 2025, il progetto deve essere operativo entro fine 2029.
- Dopo il 2 settembre 2025, la regola del Safe Harbor del 5% non è più valida. Solo progressi fisici e visibili in cantiere di natura significativa sono ammessi (es. scavi per fondazioni, installazione strutture). Attività preliminari come pianificazione, autorizzazioni o approvvigionamenti generici non sono più valide. Lavori fuori sito sono ammessi solo se riguardano produzione o assemblaggio di componenti su misura per il progetto. Resta il Safe Harbor di 4 anni.
- Dopo il 5 luglio 2026, i progetti devono essere operativi entro fine 2027, eliminando del tutto il margine dei 4 anni.
Regole FEOC: le batterie devono raggiungere il 75% di approvvigionamento non-PFE entro il 2030, eolico e solare il 60%
L’OBBBA introduce anche nuove restrizioni tramite le regole FEOC (Foreign Entity of Concern), che colpiscono fornitori legati a Cina, Russia, Iran e Corea del Nord. Le entità di questi Paesi sono classificate come PFEs (Prohibited Foreign Entities).
- I progetti BESS dovranno approvvigionarsi per il 55% da fornitori non-PFE dal 2026 per ottenere i crediti. La soglia aumenta del 5% ogni anno fino al 75% nel 2030.
- Solare ed eolico hanno requisiti leggermente inferiori a partire dal 40%, ma dato che i crediti scadono nel 2027, l’impatto a lungo termine è limitato.
Le linee guida definitive del Tesoro sui metodi di calcolo sono ancora attese, ma la direzione commerciale è chiara: affidarsi alle catene di fornitura cinesi mette a rischio i crediti. Gli sviluppatori devono agire in anticipo per diversificare l’approvvigionamento.
Per domande sul contenuto di questo articolo o sull’impatto dell’OBBBA sul tuo progetto, contatta l’autore a alex.dediego@modoenergy.com. Gli abbonati alla ricerca ERCOT di Modo Energy possono leggere il report completo.
Bilanciare costi e crediti: quando conviene cambiare fornitore
Gli sviluppatori si trovano ora di fronte a una scelta economica cruciale: conviene sostenere costi più alti con fornitori non-PFE per ottenere l’ITC, o restare con fornitori PFE più economici e perdere il credito?






