05 July 2024

Cosa significa un governo laburista per lo stoccaggio di energia a batteria?

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Cosa significa un governo laburista per lo stoccaggio di energia a batteria?

Il 4 luglio 2024, il Regno Unito ha eletto il Partito Laburista per guidare un nuovo governo. Nel loro manifesto sono stati inclusi impegni per accelerare il raggiungimento degli obiettivi net-zero, con una maggiore capacità di energia rinnovabile entro il 2030. Ma se questi obiettivi verranno raggiunti, quale impatto potrebbe avere tutto ciò sui prezzi dell’energia e sui ricavi dello stoccaggio di energia a batteria?

Joe analizza cosa potrebbe significare un governo laburista per i ricavi delle batterie.

Il Labour si impegna a portare la capacità rinnovabile a 140 GW entro il 2030

Il Labour presenta due politiche energetiche di punta nel suo manifesto. La prima è l’impegno a raggiungere una rete elettrica a emissioni zero entro il 2030. La seconda è la creazione di Great British Energy. Questa iniziativa prevede 8 miliardi di sterline di finanziamenti per progetti di energia rinnovabile nei prossimi 5 anni.

renewable capacity

Insieme a questi impegni, il Labour ha fissato obiettivi specifici per la capacità rinnovabile: raddoppiare l’eolico onshore, triplicare il solare e quadruplicare l’eolico offshore entro il 2030.

Questo porterebbe a 140 GW di generazione rinnovabile entro il 2030, il 43% in più rispetto allo scenario centrale attuale di Modo Energy. Non sono previsti impegni specifici riguardo lo stoccaggio di energia a batteria.

labour renewables

Nei nostri modelli, abbiamo considerato solo l’impatto di questi obiettivi di capacità accelerati, invece di simulare ciò che sarebbe realmente necessario per raggiungere il net zero entro il 2030 o l’effetto di ulteriori finanziamenti sulla crescita delle rinnovabili.

La generazione a gas CCGT diminuisce mentre la Gran Bretagna esporta più energia

L’accelerazione nello sviluppo della capacità rinnovabile probabilmente sarà incentivata tramite l’espansione dei contratti CfD (Contract for Difference). I produttori rinnovabili che operano con i CfD hanno di fatto un costo marginale pari a zero. Per questo motivo, riescono a competere meglio rispetto ad altre tipologie di generazione nel mercato all’ingrosso, portando a un aumento totale della produzione rinnovabile di 61 TWh nel 2030.

labour waterfall

L’aumento della produzione rinnovabile fa sì che le centrali a gas CCGT funzionino per meno ore e modifica i flussi degli interconnettori – riducendo le importazioni e aumentando le esportazioni. Anche la produzione da altri generatori termici, come Drax, diminuisce.

Il prezzo medio all’ingrosso dell’energia cala, mentre gli spread restano simili

Entro il 2030, il prezzo medio dell’energia elettrica è inferiore del 47% rispetto al nostro scenario di base, poiché la generazione rinnovabile a basso costo copre una quota maggiore della domanda. Una parte di questa riduzione sarà compensata, per i consumatori, dall’aumento dei costi del sistema CfD.

Gli spread medi dei prezzi, ovvero la differenza tra il prezzo massimo e minimo dell’energia ogni giorno, aumentano nel breve periodo. Questo perché le centrali a gas CCGT continuano a fissare i prezzi di picco nei momenti di alta domanda, mentre le rinnovabili abbassano i prezzi minimi.

Tuttavia, entro il 2030, la capacità rinnovabile sarà sufficiente per coprire anche i picchi di domanda, riducendo così lo spread medio giornaliero dei prezzi. Questo porta a una riduzione degli spread dell’8% nel 2030.

I ricavi dello stoccaggio a batteria aumentano del 4% con l’accelerazione delle rinnovabili

Per una batteria da due ore e due cicli nelle East Midlands, i ricavi attualizzati fino al 2030 aumentano del 4%. Questo grazie all’aumento degli spread all’ingrosso nel breve termine, oltre a un incremento del valore dei servizi ancillari e del Balancing Mechanism.

Nel caso Labour, i tassi di dispacciamento tramite Balancing Mechanism nelle East Midlands salgono all’11%, rispetto al 9% dello scenario di base. Una maggiore generazione rinnovabile intermittente aumenta la necessità di bilanciamento del sistema tramite batterie.

Resta incertezza su come questi obiettivi verranno raggiunti

Resta da vedere come il Labour intenda raggiungere questi ambiziosi obiettivi di capacità e se saranno sufficienti per decarbonizzare la rete entro il 2030. Il percorso più probabile è l’espansione del sistema CfD, con i budget per il sesto round di assegnazione che saranno confermati a breve.

Sarà fondamentale anche proseguire con la riforma delle connessioni alla rete. A ciò si aggiungono ulteriori riforme della pianificazione, investimenti nella trasmissione e nelle infrastrutture di supporto, oltre all’espansione della forza lavoro.

L’impatto sulle bollette dei consumatori, che potrebbe influenzare le decisioni politiche, dipenderà anche da come questi obiettivi verranno raggiunti. L’aumento della capacità rinnovabile sarà probabilmente almeno in parte sovvenzionato. Sarà necessario sia ampliare la rete di trasmissione sia aumentare il bilanciamento della rete. Tutti questi costi si rifletteranno sulle bollette, assieme ai prezzi all’ingrosso.